I TEST DI FORZA MUSCOLARE MASSIMA ISOMETRICA E DI FLESSIBILITA’ servono a valutare la forza, la flessibilità e gli eventuali “sbilanciamenti” muscolari dell’atleta. Avere muscoli “sbilanciati” (e quindi non simmetrici) nel rapporto di forza massima muscolare isometrica tra gli stessi muscoli dei due arti può portare a un peggioramento della performance e all’aumento del rischio infortuni. Una piccola tolleranza a riguardo c’è (negli sportivi agonisti il 10%), nel senso che nella quasi totali dei casi tutti hanno un piccolo sbilanciamento dovuto a una parte predominante, l’importante è che questa differenza non sia troppo significativa. Un altro parametro da tenere in considerazione è il rapporto tra muscoli agonisti e antagonisti, ovvero il rapporto tra ischiocrurali (H) e quadricipite (Q), che ci permette di sapere se il ginocchio può essere considerato stabile e quanto è alto il rischio infortuni a carico degli ischiocrurali o dei quadricipiti. Circa un terzo di tutti gli infortuni sportivi sono muscolari ed è in gara che si verifica la maggior incidenza d’infortuni, con rischio 2-5 volte superiore rispetto agli allenamenti. I muscoli flessori della coscia o hamstring (che sono formati dal bicipite femorale, dal semimembranoso e dal semitendinoso) rappresentano la zona maggiormente colpita dagli infortuni non da contatto. La frequenza di recidive (infortuni che avvengono nello stesso muscolo entro i due mesi dal precedente) è molto alta (12-33%).
Naturalmente, dopo aver subito un infortunio o un intervento chirurgico avere un deficit è più che normale, se non ovvio, ma eseguire questi test ci permette di programmare un lavoro mirato e personalizzato per riportare la muscolatura degli arti inferiori nella miglior condizione possibile.
I test di forza muscolare sono eseguiti con il dinamometro “Muscle Controller” di Ability Group, azienda leader nel settore della riabilitazione, e il protocollo di esecuzione è stato realizzato dal chinesiologo Andrea Buttè.
Infine, avere una buona flessibilità muscolare porta notevoli vantaggi sia nella prevenzione degli infortuni che nell’esecuzione gestuale in quanto sia la forza che la rapidità traggono vantaggio da una maggiore mobilità articolare perché si possono eseguire movimenti più rapidi e potenti. Una muscolatura accorciata e con minor capacità di allungamento, infatti, ha anche minor forza.
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